Nicoletta Vanore | Baby-blues e depressione post-partum. Madre: si nasce o si diventa?
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depressione post-partum

Baby-blues e depressione post-partum. Madre: si nasce o si diventa?

Per le donne che durante la gravidanza decidono di frequentare un corso di preparazione alla nascita, espressioni come baby blues e depressione post-partum non sono  nuove e meno male!

Non è poco frequente che una neo – mamma abbia dei momenti di tristezza, di vuoto, di inadeguatezza che, a seconda di come si presentano, vengono definiti baby-blues o depressione post-partum. Tutto dipende dall’intensità e dalla durata della tristezza: la prima – che si presenta durante le prime settimane di vita del bambino – è un fenomeno breve, fortemente connesso ai mutamenti ormonali; la seconda, invece, ha tutte le caratteristiche del disturbo depressivo vero e proprio.

La nostra vita è sempre costellata dall’alternanza di fasi in cui ci sentiamo meglio ed altre in cui vacilliamo e può capitare di perdere l’equilibrio proprio in quei momenti in cui invece ci aspettiamo di toccare il cielo con un dito. La maggior parte delle donne non si aspetta che la nascita tanto desiderata del proprio bambino possa provocare un disagio.

Quando l’inadeguatezza sorprende genera sensi di colpa: com’è possibile che tutti dicono che la nascita di un figlio è l’evento più bello nella vita di una coppia ed io sto male?

Desiderare un figlio ed avere un figlio non sono la stessa cosa.

Daniel e Nadia Stern hanno scritto un libro intitolato Nascita di una madre.

Un titolo illuminate. Quando una donna è incinta, tutti ci chiediamo come sarà il bambino e alla nascita scopriamo il suo aspetto per poi andare avanti nella sua conoscenza. Così come non si sa come sarà il bambino, nessuno può sapere come sarà il genitore.

Quando il diventare genitori ci mette di fronte alla stanchezza oppure, addirittura, di fronte alla sofferenza si tende a tenere questi vissuti per sé.

Niente di più sbagliato!

Ammettere le proprie difficoltà è l’unica maniera per affrontarle e per fare bene al proprio bambino.

Madri e padri si diventa ed è un percorso ad ostacoli.

I bambini nascono nel corpo e nella testa delle loro madri; si diventa genitori sia fisicamente che mentalmente. Non cambia solo il corpo della madre ma anche la sua testa. Il parto fisico è doloroso e la nascita psichica della madre può essere altrettanto dolorosa. Tutto ciò non mette in dubbio l’amore che si prova per il proprio figlio e l’autenticità del proprio desiderio di essere diventato genitore.

Il compito di diventare genitori può metterci di fronte a delle difficoltà: scoprire che non abbiamo aiuto attorno a noi, ripensare a come sono stati i nostri genitori nei nostri confronti, essere delusi dal proprio partner o addirittura da noi stessi. La felicità di avere un figlio è grandissima ed è importante anche guardare in faccia le difficoltà perché solo così si può vivere pienamente la gioia.

foto: Stella Gentilini – Pittrice